Esiste un “noi” che nasceva prima del nostro bambino e che rimarrà, anche quando lui se ne andrà per realizzare se stesso nel mondo: la nostra coppia.

Prendersi cura di lei, accudirla, è di vitale importanza, per ognuno di noi e per la nostra famiglia, perché è ciò da cui tutto ha origine; è ciò che ci nutre, ogni giorno, che ci dà la possibilità di essere pienamente felici.

Molti studi evidenziano come le relazioni cambino profondamente, con l’arrivo di un bambino, e anche come, purtroppo, possano compromettersi irrimediabilmente.
In modi diversi, tendiamo ad allontanarci…

Sappiamo che può accadere, ma siamo convinti che “a noi no, non succederà mai!”, perché “ci amiamo troppo”, “siamo diversi”…
Essere sicuri della forza della propria unione è fondamentale, ma potrebbe non bastare. Occorre fermarsi e compiere la scelta consapevole di “nutrire questo nuovo inizio”, decidendo che questo cambiamento ci sarà, certo, ma sarà per il meglio.

 

Trasformare la coppia in alleanza

Perchè questo accada dobbiamo, prima di tutto, cominciare a pensare alla coppia come alla nostra priorità, a guardare alla nostra relazione in modo nuovo… 1+1=3!
Non è un errore di battitura, infatti…

Una coppia non è la semplice somma di due individui, ma un piccolo ecosistema. Un ecosistema capace, se accudito e nutrito opportunamente, di fornirci tutto ciò di cui abbiamo davvero bisogno.

Pensare alla nostra unione come a una terza entità è molto utile per comprendere che abbiamo il compito di prenderci cura anche di lei, di questo “spazio” che si crea tra di noi, che ci avvolge, ed è la nostra “vera” casa.

In questo modo, lo sguardo si allarga e va oltre noi stessi e il nostro partner… ci eleviamo a uno scopo più alto: ci prendiamo cura l’uno dell’altro in modo che il nostro “spazio” possa farci sentire sempre al sicuro, protetti, accettati e amati; cominciamo a prestare attenzione a ciò che “portiamo” nella relazione, un po’ come faremmo con un nuovo oggetto da aggiungere all’arredamento di casa, preoccupandoci cioè, che si armonizzi con il resto, che non stoni.

Questo non significa dover rinunciare alla spontaneità, ma delineare un’intenzione, avere ben in mente la condizione di benessere e soddisfazione che vogliamo vivere e FAR vivere.

 

Le chiavi per custodire la coppia

Questa condizione, come scrive Stan Tatkin in “We do”, si realizza quando ci concentriamo su alcuni principi fondamentali: equità, giustizia e sensibilità.

  • L’equità, infatti, ci guida verso l’aiuto reciproco, la collaborazione, verso la ricerca del nostro equilibrio (come coppia).
  • La giustizia ci spinge ad ammettere i nostri errori, a rimediare per un torto commesso, a dare spiegazioni e a riconoscere la bontà di un comportamento.
  • La sensibilità ci ricorda l’altro, la sua vulnerabilità, e ci porta ad averne cura, mentre parliamo e agiamo.

Questi principi essenziali ci educano all’attenzione verso l’altro, ci indicano la via per proteggerlo, anche da noi stessi, perché il loro richiamo ci dà il tempo necessario per scegliere e quindi rispondere ad uno stimolo, anziché reagire, semplicemente.

Sono le chiavi per accedere al meglio di ognuno di noi e a quello della nostra relazione. Ci permettono di custodirla.
Sono i pilastri sui quali costruire una Visione condivisa, fondamentale per la felicità della nostra coppia.

Oggi, quindi, sedetevi insieme, leggete questi principi e scoprite in cosa possono tradursi, esattamente, per voi, poi ponetevi queste importanti domande:

  • Qual è la nostra priorità, nella nostra relazione?
  • Che tipo di coppia desideriamo essere oggi e in futuro?
  • In quale tipo di “spazio” vogliamo vivere? (immaginatelo proprio come uno spazio fisico, un ambiente, ascoltate le sensazioni che nascono e provate a capire come tradurre tutto questo in gesti, parole, piccole attenzioni da donarvi quotidianamente)

Condividete i vostri bisogni e desideri, rendendo la vostra “vera casa” ancora più vostra, uno spazio nel quale vivere e al quale tornare, con fiducia e serenità.